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giovedì 20 dicembre 2012

Tantissimi auguri di Buone Feste

Le sessioni settimanali di Yoga della ristata, riprenderanno mercoledì 9 gennaio, stesso posto e stessa ora di sempre.

"La vita senza allegria è una lampada senza olio"
Walter Scott

lunedì 17 dicembre 2012


"La medicina non è divertente, ma c'è molta medicina nel divertimento"
L. e M. Cowan

venerdì 14 dicembre 2012

Sessione pre natalizia di Yoga della risata

Ciao, se avete terminato lo shopping natalizio e vi volete dare l'ultima ricarica prima delle tanto agognate vacanze, vi aspetto mercoledì 19 dicembre, alle ore 20.00, per l'ultima sessione settimanale di YDR del 2012 (i Maya non hanno nulla a che vedere con questa frase), presso il Dojo - Judo Avisio (Sporting) Predazzo (Tn).
Siete tutti invitati, la partecipazione è gratuita: si raccomanda abbigliamento comodo, ciabatte (sul Tatami si deve stare scalzi) e copertina per la fase finale di rilassamento.

MOLTO BENE MOLTO BENE YEAH !!!!!!!!!!!!

Trainer Cristian Ganryu Deflorian leader certificato Laughter Yoga International

martedì 11 dicembre 2012

 Ridete !!!

Se siete seri, siete bloccati.
L’umorismo è la via più rapida per invertire questo processo.
Se potete ridere di una cosa, potete anche cambiarla.
(Richard Bandler)

lunedì 10 dicembre 2012



Ecco l'università della risata, in cattedra il guru delle star
Sta per aprire in India il "campus della risata", diretto dal medico Madan Kataria. Ma anche ad Harvard e alla Sorbona si insegna come vivere (e rendere) meglio, con un sorriso


Ridere fa bene, lo dicono gli scienziati, lo dicono i medici e lo dice il buon senso. E ora anche il mondo delle star, che ha deciso di seguire in massa una nuova tendenza, ovvero quella di andare a "scuola di risate". Le più famose sono la regina della tv americana, Oprah Winfrey, e la cantante country, Jessica Simpson. Ma la nuova corrente che sostiene l'importanza del sorriso, per migliorare la qualità della vita, sta facendo proseliti e ora sorgerà una vera e propria "università della risata", in India, a Bangalore, dopo che le "Mecche della conoscenza" come Harward e la Sorbona hanno aperto le loro porte alle lezioni di buonuomore.
A insegnare tutti i segreti del benessere, attraverso una sana risata, non poteva che essere il fondatore dello yoga della risata: Madan Kataria , un medico indiano, originario di Mumbai, che nel 1995 ideò il primo Club della risata, in un parco pubblico. Oggi i club sono oltre 6.000 in 60 Paesi disseminati nel mondo e lo yoga della risata, che attraverso esercizi mirati aiuta a combattere stress e tensioni, sta diventando una vera e propria tendenza. Tanto che lo stesso Kataria, o "Dottor K" come si legge sul suo sito, ha pensato di fondare la prima università dove insegnare, in modo pressocchè accademico, le tecniche per sorridere e star bene. Tra meno di tre mesi inizieranno i lavori di costruzione della sede, che nelle intenzioni del fondatore sarà operativa entro la fine del 2013, anche grazie ad una donazione di 250 mila dollari e di un terreno da parte di un benefattore. Qui accorreranno da tutto il mondo i seguaci della buona risata, per imparare ad ascoltare e raccontare barzelle, proprio come ha fatto il 58enne medico indiano. Oggi la sua è diventata una vera missione, che prevede continue trasferte all'estero, tra scuole, case di cura per anziani e ospedali.
E se tra le star il fatto di seguire "corsi di risata" può essere molto trendy, proprio negli ospedali anche i medici supportano le iniziative che insegnano ad affrontare la vita (e la malattia) col sorriso. A fare scuola, in questo caso, è stato Hunter Doherty "Pach" Adams, meglio conosciuto solo come Pach Adams, il medico statunitense che ogni anno gira tra i corridoi degli ospedali travestito da clown, per portare l'umorismo tra orfani e ammalati. E non è un caso che il fondatore del Gesundheit! Institute e della clownterapia (o terapia olistica) che si basa sul sorriso, conosca bene anche Madan Kataria.
D'altra parte il guru della risata è noto non solo nel mondo dello spettacolo, ma anche in quello delle aziende, tanto che importanti marchi del mondo dell'informatica e delle automobili hanno chiamato Madan Kataria a tenere lezioni ai propri dipendenti, per aumentarne il senso di autostima e dunque anche il rendimento sul posto di lavoro. Per chiunque, poi, sono disponibili pacchetti che comprendono libri, dvd e molto altro a partire da 150 dollari. E in Italia? Lo yoga della risata è sbarcato anche da noi e fa proseliti. La portavoce del movimento è Laura Toffolo, nominata dallo stesso Kataria come Laughter Yoga Ambassador e fondatrice, nel 2008, della Associazione Nazionale Yoga della Risata , con la sede principale a Roma e ben 27 club disseminati lungo la Penisola.
Altri esempi eccellenti dell'importanza dell'insegnamento del buon umore, correlato anche al rendimento professionale, sono quelli di Harvard, negli Stati Uniti, e della Sorbona. Qui, nel cuore di Parigi, si tegono corsi e lezioni per migliorare la qualità della vita, mentre ad Harvard, nel tempio del sapere a stelle e strisce, da qualche tempo il professor Tal Ben-Shahar, israeliano, insegna Psicologia positiva e psicologia della leadership. Se sul valore taumtaturgico di una risata, dunque, non ci sono dubbi, non resta che... Ridere!



 
 
 
Sessione di Yoga della risata

Anche con questo freddo siberiano (-7°) vi aspetto mercoledì 12 dicembre, alle ore 20.00, per riscaldarci con la sessione settimanale dello Yoga della risata presso il Dojo - Judo Avisio (Sporting) Predazzo (Tn).
Siete tutti invitati, la partecipazione è gratuita: si raccomanda abbigliamento comodo, ciabatte (sul Tatami si deve stare scalzi) e copertina per la fase finale di rilassamento.

MOLTO BENE MOLTO BENE YEAH !!!!!!!!!!!!

Trainer Cristian Ganryu Deflorian leader certificato Laughter Yoga International

mercoledì 5 dicembre 2012


Valore di un sorriso:



Un Sorriso non costa nulla e rende molto:

arricchisce chi lo riceve,

senza impoverire chi lo dona.

Non dura che un istante,

ma il suo ricordo è talora eterno.

Nessuno è così ricco da poterne fare a meno;

 nessuno così povero da non poterne dare.

Crea felicità in casa,

negli affari è sostegno,

dell’amicizia profondo sensibile segno.

Un sorriso dà riposo alla stanchezza,

nello scoraggiamento rinnova il coraggio,

nella tristezza è consolazione,

d’ogni pena è naturale rimedio.

Ma è un bene che non si può comprare,

né prestare, né rubare,

poiché esso ha valore solo nell’istante in cui si dona.

 E se poi incontrerete talora

chi l’aspettato sorriso a voi non dona,

siate Generosi e dategli  il vostro

perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso

quanto colui che ad altri darlo non sa. 

(Anonimo francescano)

lunedì 3 dicembre 2012

Sessione di Yoga della risata

Ragazzi, vi aspetto mercoledì 5 dicembre, alle ore 20.00, per la sessione settimanale dello Yoga della risata presso il Dojo - Judo Avisio (Sporting) Predazzo (Tn).
Siete tutti invitati, la partecipazione è gratuita: si raccomanda abbigliamento comodo, ciabatte (sul Tatami si deve stare scalzi) e copertina per la fase finale di rilassamento.

MOLTO BENE MOLTO BENE YEAH !!!!!!!!!!!!

Trainer Cristian Ganryu Deflorian leader certificato Laughter Yoga International

Mi sento così rilassato, oggi. 
Così in pace con me stesso.
Soddisfatto e senza pensieri.
Cos’ho che non va?

Eh, sì. Inutile nasconderlo, la battuta di Woody Allen mette il dito sulla piaga. L’ironia smaschera il conflitto interiore tra il nostro bisogno di benessere e la nostra malsana quotidianità.
Si è tanto abituati ad essere preoccupati, nervosi e tesi come corde di violino che un qualunque spiraglio di rilassamento è registrato come anomalia.
Ecco, l’ho detto… rilassamento. Parola magica per tutti i nostri sensori: un’armonia di consonanti e vocali che già il solo leggerle o pronunciarle è una delizia.
In fondo, rilassarsi non sarebbe nulla più dell’allentamento di una tensione: se non che vi associamo istintivamente l’idea di un salutare relax, di un piacevole riposo e appunto di una dis-tensione. E, si badi, la tensione che se ne va può essere tanto nervosa quanto muscolare, anche se quasi mai l’una alberga senza l’altra.
Le domande sorgono numerose e incalzanti. Perché siamo tesi? Cosa alimenta le tensioni così da rendere il nostro rilassamento un evento tanto raro? E ancora, perché facciamo così fatica a distenderci? Cosa davvero ci rilassa?
Se avessi tutte queste riposte sarei uno dei tanti commercianti di soluzioni miracolose che gridano i portenti del loro prodotto. Sarei lo strillone di turno che annuncia l’ultima buona novella su come risuscitare i morti. Purtroppo invece inciampo continuamente nella mia ignoranza. Boccone amaro, vi assicuro, per un filosofo.
Vi dirò semplicemente quel che capisco. Ve lo dirò come mi viene dal cuore quando ascolto il silenzio. Riassumerò le idee in 6 semplici punti.
1. Anche chi non conosce il latino vede senza troppo fatica che agere sequitur esse. Sì, è chiaro: quello che facciamo discende da quello che siamo (letteralmente: agire segue l’essere). In parole povere,  se sei stressato compirai azioni stressate. E, ahimè, stressanti. A danno tuo e di chi ti è attorno, alimentando così un circolo vizioso che si nutre di continue altre tensioni.
2. Distratti dall’avere e incalzati dal fare, siamo poco riguardosi nei confronti dell’essere. Del nostro essere. Ossia di quella vita dentro di noi che desidera solo ottenere il permesso di dispiegare tutta la sua ricchezza e la sua forza. Generando serenità. E mantenendola.
3. Perché ci è difficile rilassarci? A mio parere perché pensiamo che ci comporti impegno. Che serva uno sforzo. Ossia aggiungere altra tensione allo stress che c’è già. Dalla musica alla camomilla, dal sesso allo sport, dal giardinaggio al collezionismo, dallo shopping al divano, passando per una partita a carte, un po’ di chiacchiere al bar e due fettuccine panna e salmone di sicuro molto può concorrere al nostro rilassamento. Questione di gusti, naturalmente, non esenti da strisciante autoinganno: in ogni caso qualche timeout riusciamo ad ottenerlo.
4. Tempo fa il logorio della vita moderna si contrastava bevendo amari al carciofo o depurando l’intestino. Oggi la pubblicità ci vende ogni sorta di toccasana, spesso reso più convincente dalle belle fattezze femminili che lo promuovono. La direzione sembra tuttavia sempre quella di cercare fuori di noi la panacea che dovrebbe guarirci dai nostri mali. Non che il business sia cosa cattiva, certo, tuttavia qualche perplessità resta quando gli interessi non paiono sempre limpidi e l’integrità degli affaristi dubbiosa.         
5. In interiore homine habitat veritas. Un’altra piccola botta di latino per tener alto il morale con la saggezza antica. Qualcuno aveva già scoperto dove dobbiamo cercare la verità, ossia la massima sorgente del rilassamento. Chiaro, dentro di noi. Nel nostro intimo dimora l’antidoto ad ogni tensione. E quando la consapevolezza di essere in buone mani si fa solida, la paura, le preoccupazioni e l’ansia si allontanano.  
6. Nel corso degli anni ho provato diverse strategie antitensione. La maggior parte cercate fuori di me: natura, cultura, svago, una volta o l’altra anche qualche goccia di Lexotan. Ora che ho scoperto i benefici della risata sento che le tensioni mi si allentano meglio quando rido. Me lo dice l’organismo stesso e che sto bene lo vedo da me. Con l’arrivo degli ormoni del benessere, capeggiati dalla serotonina, se ne va il cortisolo. Lo dice la scienza. Beh, sai quando senti una bella sensazione di serenità? Ecco, così.
7. Allora la Verità che vado scoprendo dentro di me mi racconta di quanto tutto nella vita sia semplice e tutto risieda nella fiducia. Tra i vari aspetti che mi si rivelano, si affaccia con sorpresa  la forza incredibile della giocosità infantile. Le tensioni se ne vanno quando si gioca. Non con l’accanita competizione dei grandi, ma nel divertimento semplice dei piccoli che ridono con il corpo giocando.

Yoga della risata .eu