Guarire con la terapia del sorriso: Norman Cousins
Un mistero molto curioso quello
che circonda la guarigione dello scrittore Norman Cousin, ammalatosi al ritorno da un
viaggio all’estero nel 1964. All’inizio di quell’estate venne preso da una
leggera febbre e un malessere generalizzato che però ben prestò si tramutò in
forti dolori alle articolazioni, spossatezza che presto lo portarono ad avere
gravi difficoltà motorie.
L’uomo consultò un medico e fece tutti gli esami necessari
per stabilire di quale malattia soffrisse: gli fu diagnosticata una forma molto grave di artrite che colpisce i
tessutti connettivi.
Era una forma molto grave per cui aveva 1 possibilità su 500 di sopravvivere
subendo in ogni caso una devastazione fisica che lo avrebbe condotto ad
una progressiva immobilizzazione. Cousins però
decise di non arrendersi e combattere contro la malattia e cominciò a studiare
la scienza medica, compresa la sua storia. Rimase affascinato
dall’effetto placebo di alcuni farmaci privi di valori curativi e comprese che
spesso l’autosuggestione poteva essere la spinta giusta alla guarigione. Su questo si basava l’effetto di
questi farmaci.
Studiando comprese e sottoscrisse l’idea che le
emozioni giocano un ruolo più che mai attivo nello stato di salute delle persone:
le negative procuravano effetti biochimici negativi sul corpo, ma quelle
positive (amore,
speranza, fede, la risata, la fiducia in sé, la voglia di vivere) avevano un
effetto terapeutico.
Cousins decise di perseguire la positività per
combattere il suo male. Si fece dimettere dall’ospedale e, d’accordo con il suo
medico, continuò a prendere i farmaci, ma allo stesso tempo iniziò
la terapia del sorriso, dosi giornaliere dei film dei fratelli Marx, libri
umoristici e quanto potesse farlo ridere.
Otto giorni dopo il suo incredulo medico cominciò a
notare veri e propri miglioramenti. Cousins, quattro mesi dopo, riprese a
lavoare a tempo pieno, inspiegabilmente. Com’era prevedibile gli scettici
sostennero che non era possibile, ma l’uomo era ben convinto dell’interazione
tra il corpo e la mente, dove quest’ultima riesce a condizionare in modo
alquanto misterioso la salute fisica. Molte tecniche teraupeutiche al di fuori
della medicina convenzionale si basano proprio su questo.
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